In questa pagina mettiamo a disposizione un modulo disdetta Eolo da scaricare con le istruzioni su come compilarlo.
Disdetta Eolo
Disdire un contratto EOLO è più semplice se separi, prima di tutto, il “perché” dal “come”: da un lato la base giuridica che legittima l’uscita, dall’altro il percorso tecnico e il canale che l’operatore richiede per prendere in carico la tua richiesta. Sul primo piano valgono le regole generali del settore TLC, aggiornate dal nuovo Regolamento AGCOM per i contratti di comunicazioni elettroniche: puoi sciogliere il contratto in qualunque momento, senza penali di recesso, ferma la legittimità di addebitare solo i costi tecnici congrui e trasparenti di disattivazione; quando la chiusura avviene perché l’operatore ha modificato le condizioni, il recesso è senza penali e senza costi di disattivazione, con libertà di scegliere come saldare eventuali rate residue di apparati o servizi accessori. Questo impianto discende dall’articolo 8 del regolamento approvato con delibera 307/23/CONS e dalle pagine informative dell’Autorità dedicate a recesso, migrazione e portabilità, a tutela di consumatori e microimprese allo stesso modo.
Dal punto di vista operativo, EOLO oggi indica un percorso ufficiale unico per chiedere la chiusura ed evita così equivoci su moduli “di terzi” o indirizzi non più aggiornati. La pagina “Disdetta EOLO” pubblica un numero dedicato alla disdetta, attivo dal lunedì al venerdì in orario d’ufficio, e consente anche di farsi richiamare compilando un breve form. Se preferisci il canale scritto, puoi presentare la richiesta dall’Area Cliente selezionando il percorso “Assistenza amministrativa → Informazioni o modifiche abbonamento → Condizioni contrattuali o gestione dei consensi privacy → Chiusura del contratto”, oppure inviare una comunicazione di recesso o disdetta all’indirizzo PEC pubblicato da EOLO per i clienti privati e all’indirizzo dedicato per business e partite IVA; restano valide anche la raccomandata A/R alla casella postale di Segrate e la consegna presso un punto vendita. La stessa pagina chiarisce tutto in modo puntuale, compresi gli orari dei canali telefonici e la lista dei recapiti, così da darti una ricevuta con data certa e un numero pratica su cui misurare i tempi di lavorazione.
Nella pratica quotidiana, ciò che fa davvero la differenza è rispettare le finestre temporali che EOLO pubblica in chiaro. L’operatore distingue tra “disdetta” alla naturale scadenza del primo vincolo e “recesso” immediato. Nel primo caso la chiusura avviene al termine del periodo contrattuale iniziale e la richiesta deve arrivare almeno trenta giorni prima della data di rinnovo automatico; nel secondo caso il contratto cessa dopo trenta giorni dalla ricezione della tua comunicazione. Questa scansione, che trovi riportata nella pagina ufficiale, è importante per evitare un rinnovo non voluto o per programmare con precisione la data di cessazione del servizio quando devi lasciare l’immobile o chiudere un’attività.
Un capitolo a parte riguarda il recesso per modifica unilaterale delle condizioni. Quando EOLO comunica una variazione economica o tecnica, puoi esercitare il recesso entro il termine indicato nell’avviso e senza pagare costi di disattivazione né penali, anche se avevi promosso l’offerta con vincoli o sconti legati alla permanenza: è la stessa modulistica ufficiale per il “recesso per variazioni unilaterali” a ricordarlo espressamente, richiamando il Codice delle comunicazioni elettroniche. Se avevi attivato un piano di pagamenti rateali per apparati o servizi, puoi decidere di saldare subito o proseguire la rateizzazione alle condizioni comunicate; la scelta va dichiarata nella stessa istanza. Allegare alla PEC la comunicazione ricevuta dall’operatore e richiamare il fondamento normativo evita fraintendimenti al momento della fattura finale.
Chi deve disattivare perché trasloca o perché l’immobile cambia intestatario ha due alternative che spesso evitano la chiusura “dura” del contratto. Se stai cambiando casa ma vuoi restare con EOLO, puoi chiedere il trasferimento della linea al nuovo indirizzo; se invece l’immobile rimane attivo con un altro occupante, la voltura consente il passaggio di intestazione senza interruzioni. Queste opzioni sono offerte direttamente nelle pagine di assistenza e riducono tempi e costi tipici di una cessazione e di una successiva riattivazione, specialmente quando ci sono apparati installati o una copertura FWA che richiede l’intervento tecnico.
Se, al contrario, la tua esigenza è cambiare operatore, ricorda che nel fisso la migrazione si gestisce sempre dall’operatore entrante, senza inviare disdette in parallelo a quello uscente. È la regola di sistema: il nuovo gestore avvia lo switching, prende in carico portabilità, eventuali numerazioni e codici di migrazione e la procedura si conclude normalmente tra tre e sette giorni lavorativi in funzione delle attività tecniche necessarie. Intervenire con una disdetta diretta durante il passaggio rischia di far cessare la linea anzitempo e di far perdere numerazioni o servizi in portabilità. Le stesse pagine dell’Autorità spiegano come funziona il passaggio di rete fissa e chiariscono che lo switching non richiede comunicazioni di recesso al fornitore uscente.
Quanto ai costi, la cornice regolatoria è chiara: nessuna penale di recesso e solo costi tecnici congrui e trasparenti per la disattivazione, con fatturazione pro-rata dei canoni fino alla data di efficacia della chiusura. L’Autorità ricorda inoltre che, se hai scelto di pagare a rate apparati o servizi collegati, puoi chiedere di saldare in unica soluzione oppure proseguire la rateizzazione residua; in ogni caso l’operatore non può addebitare prestazioni per periodi successivi alla cessazione. Questi principi sono ripresi sia nel regolamento contrattuale sia nella pagina AGCOM “Recesso, migrazione e portabilità”, e sono la bussola da usare quando esamini la fattura finale.
Un dossier di prove ordinate accelera qualsiasi riscontro. Conserva la PEC o la ricevuta di invio dell’Area Cliente con il numero pratica e la data di ricezione, verifica che lo stato della tua richiesta sia visibile nella sezione assistenza e, quando arriva, leggi con attenzione la fattura di chiusura: deve riportare in maniera leggibile i canoni maturati fino al giorno di cessazione e l’eventuale costo tecnico di disattivazione. Se compare un addebito oltre la data di efficacia, se vengono richiesti importi non previsti o se la disattivazione non è stata eseguita nei tempi pubblicati, il passo successivo è un reclamo scritto indirizzato ai canali ufficiali dell’assistenza: l’Area Cliente consente di aprire un ticket, ma l’azienda indica anche la propria casella PEC, l’indirizzo postale per la raccomandata e i numeri dell’assistenza amministrativa e tecnica, così da gestire l’eventuale contestazione su un canale tracciabile.
Se il reclamo non trova risposta o non porta alla soluzione, la tutela passa alla conciliazione presso l’Autorità su ConciliaWeb, che è una procedura gratuita e telematica obbligatoria prima di rivolgersi al giudice. La piattaforma è pensata proprio per risolvere rapidamente le controversie su recesso, disattivazione e fatture finali e ti chiede di allegare le prove essenziali: la domanda di chiusura con la prova di invio, il numero pratica, l’eventuale lettura finale, la fattura contestata. È un passaggio che spesso si chiude con uno storno o con un indennizzo per ritardo, e che ha tempi contenuti rispetto ad altre forme di tutela. Le pagine AGCOM dedicate alle controversie spiegano che il tentativo è obbligatorio e che, trascorsi trenta giorni senza udienza, puoi comunque adire il giudice.
Due accortezze conclusive aiutano a evitare attriti inutili. La prima è allineare la data di cessazione con esigenze pratiche come un trasloco o la riconsegna dell’immobile, in modo da non pagare canoni per periodi in cui il servizio non è più fruibile; EOLO consente anche il trasferimento della linea o la voltura, che sono alternative da valutare se la connessione deve restare attiva. La seconda è usare sempre i canali e i recapiti ufficiali, in particolare l’Area Cliente, il numero dedicato alla disdetta e la PEC pubblicata dall’operatore per i clienti privati e business, perché sono gli unici che ti danno prova piena della presa in carico e della data di decorrenza. Con questa impostazione — diritto di recesso inquadrato alla luce del regolamento AGCOM, richiesta inviata per via tracciabile ai recapiti ufficiali, uso delle finestre temporali pubblicate da EOLO e controllo critico della fattura di chiusura — la disdetta diventa un adempimento amministrativo ordinato, senza penali improprie, senza interruzioni indesiderate e con una rete di tutele pronta se qualcosa dovesse andare storto.
Modulo Disdetta Eolo PDF
Di seguito è possibile trovare il modulo disdetta Eolo PDF da scaricare.