Disdetta ACEA – Modulo e Guida

In questa guida spieghiamo come disdire ACEA

Disdetta ACEA

Quando si parla di “disdire ACEA” bisogna distinguere chiaramente fra due scenari molto diversi. Il primo è il cambio fornitore di luce e/o gas: in questo caso non serve e anzi non conviene inviare una disdetta ad ACEA Energia, perché la chiusura del vecchio contratto è una conseguenza automatica dello switching avviato dal nuovo venditore. L’Autorità (ARERA) lo precisa in modo espresso: la comunicazione di recesso per cambio venditore è implicita nella richiesta di switching e, se il cliente scrive direttamente al venditore uscente per “disdire”, quella comunicazione va considerata nulla a fini di switching. I tempi di sistema sono standardizzati: di norma il passaggio decorre il primo giorno del mese; se il nuovo venditore invia la richiesta entro il giorno 10, la decorrenza è il mese successivo, altrimenti slitta di un altro mese. In pratica servono normalmente da uno a due mesi per completare il cambio. Questa non è una regola di ACEA, ma la cornice nazionale che vale per tutti i venditori.

Il secondo scenario è la cessazione con disattivazione del punto, cioè la chiusura vera e propria dei contatori quando si lascia un immobile senza subentro immediato o quando si vuole interrompere la fornitura. Qui la domanda va rivolta direttamente ad ACEA Energia, utilizzando i canali ufficiali. La pagina “Recesso – disdetta del contratto luce e gas” di ACEA chiarisce che la disdetta comporta la disattivazione definitiva del contatore e che l’operazione viene eseguita “entro 5 giorni dalla data della richiesta”, con la precisazione che il contatore non potrà più essere usato fino alla sottoscrizione di un nuovo contratto. Per avviare la pratica si può operare online dall’area clienti MyAcea o contattare il Servizio Clienti ai numeri pubblicati (800 383838 da fisso, 06 45698205 da mobile). È una procedura semplice che però va programmata con qualche giorno di anticipo, proprio perché dietro la disattivazione c’è l’intervento del distributore locale.

Sui tempi tecnici e sulle tutele in caso di ritardi non si va “a discrezione”. La regolazione ARERA prevede che il venditore, ricevuta la tua richiesta di cessazione, la trasmetta al distributore entro due giorni lavorativi; il distributore deve eseguire la disattivazione entro cinque giorni lavorativi. Se l’operazione avviene in ritardo per colpa del distributore, al cliente domestico spetta un indennizzo automatico: 35 euro, raddoppiati o triplicati se il ritardo supera due o tre volte il tempo standard. Si tratta di somme che non vanno chieste con istanze ad hoc: compaiono automaticamente nelle bollette secondo le regole di settore.

La chiusura amministrativa del rapporto si perfeziona con la bolletta di chiusura, ossia il documento che conguaglia i corrispettivi fino alla data di disattivazione e veicola gli eventuali rimborsi (ad esempio il deposito cauzionale). Anche qui il calendario è codificato: il cliente deve ricevere la bolletta entro sei settimane dalla cessazione; per rispettare questo termine il venditore deve emetterla entro 8 giorni prima della scadenza delle sei settimane (2 giorni se è elettronica). Se la bolletta arriva tardi, scatta un indennizzo automatico di 4 euro fino a 10 giorni di ritardo, più 2 euro ogni ulteriori 10 giorni, fino a un massimo di 22 euro.

Un passaggio spesso trascurato è il deposito cauzionale. Per legge è fruttifero e va restituito alla cessazione (o quando si attiva la domiciliazione), maggiorato degli interessi legali maturati; il venditore non può chiedere al cliente “prove” del versamento per riconsegnarlo. Nella prassi la restituzione confluisce proprio nella bolletta di chiusura. Anche su questo punto la base è regolatoria e non negoziabile.

Se invece di chiudere vuoi trasferire l’intestazione al nuovo occupante senza interrompere l’erogazione, la strada è la voltura. Dal 30 settembre 2021, per la sola elettricità, è persino possibile chiedere in una sola operazione la voltura con cambio fornitore, presentando domanda direttamente al nuovo venditore: una semplificazione introdotta da ARERA che evita spegnimenti e riaccensioni inutili e ha tempi standard anche per l’esecuzione della voltura. Decidere in anticipo fra voltura, subentro o cessazione ti evita costi e perdite di tempo.

Tutto quanto detto finora vale per luce e gas con ACEA Energia. Se invece devi “disdire ACEA” per l’acqua nell’area gestita da Acea Ato 2 (Roma e altri comuni), la disdetta si chiama cessazione del servizio idrico e richiede la presentazione dell’apposito modulo ufficiale. Nel modulo, pubblicato da Acea Ato 2, trovi sia l’elenco delle dichiarazioni sostitutive da rendere, sia il recapito PEC della società acea.ato2@pec.aceaspa.it per l’invio della pratica. Anche per l’acqua l’Autorità prevede indennizzi automatici in caso di ritardi nella disattivazione imputabili al gestore, con una soglia base di 30 euro che raddoppia o triplica se il ritardo supera il doppio o il triplo del tempo standard. Per la gestione quotidiana la porta d’accesso è l’area clienti MyAcea dedicata al servizio idrico, che consente di inoltrare in digitale molte istanze.Gli stessi contatti sono da utilizzare per la voltura. In questo caso, è necessario presentare i seguenti documenti
-Codice fiscale
-Documento d’identità valido
-L’autocertificazione attestante il possesso dell’immobile corredata, eventualmente, da contratti di locazione e di proprietà registrati
-Dati catastali dell’immobile
-Il codice POD per la luce Luce o PDR per il Gas associato alla fornitura da attivare.

Capita spesso di firmare un contratto e poi ripensarci subito dopo. Se hai sottoscritto luce o gas ACEA a distanza (telefono, web) o fuori dai locali commerciali (per esempio a casa tua o in un centro commerciale), puoi esercitare il diritto di ripensamento previsto dal Codice del Consumo: 14 giorni senza dover indicare motivazioni e senza penali, con l’obbligo per il professionista di rimborsare quanto pagato. Dal 2023, quando il contratto è stato concluso in occasione di visite non richieste al domicilio o escursioni promozionali, la finestra è estesa a 30 giorni. Sono regole generali che si applicano a tutti i venditori e che ACEA recepisce nei propri documenti; se avevi chiesto l’attivazione del servizio durante il periodo di ripensamento e la fornitura è partita, possono esserti addebitati solo i costi pro-quota per la parte di servizio già fruita.

In concreto, il percorso giusto dipende dal tuo obiettivo. Se stai semplicemente passando a un altro fornitore, non inviare disdette ad ACEA: firma il nuovo contratto e lascia che sia il venditore entrante ad avviare lo switching; il vecchio contratto si chiuderà automaticamente alla data di passaggio e riceverai la bolletta di chiusura entro sei settimane, con gli eventuali indennizzi per ritardi e la restituzione del deposito se presente. Se invece lasci l’immobile e nessuno subentra, inoltra ad ACEA la richiesta di disattivazione dai canali ufficiali (area MyAcea, numeri di assistenza o sportelli), ricordando che l’esecuzione tecnica dipende dal distributore e ha tempi standard tutelati da indennizzi automatici. Per casistiche sull’acqua in area Acea Ato 2 scarica e compila la modulistica di cessazione e inviala ai recapiti indicati (anche via PEC) oppure gestisci la pratica da MyAcea Acqua. Infine, se hai appena firmato a distanza o fuori sede, valuta il ripensamento entro i termini, che è più rapido della cessazione tecnica e chiude il vincolo senza addebiti diversi da eventuali consumi già erogati su tua richiesta.

Per evitare problemi, cura due aspetti pratici. Primo: tracciabilità. Usa i canali ufficiali e conserva la prova dell’invio e della ricezione delle comunicazioni. ACEA Energia mette a disposizione numeri e percorsi digitali dedicati, mentre per l’acqua Acea Ato 2 indica anche il recapito PEC nella modulistica; se preferisci interagire di persona, gli sportelli ACEA e lo sportello digitale attivabile dall’area MyAcea permettono la gestione assistita delle pratiche. Secondo: coerenza dei dati. Tieni a portata di mano POD per la luce e PDR per il gas, oltre al codice utenza acqua, perché sono i riferimenti univoci che identificano i punti di fornitura e accelerano l’istruttoria. Per ogni dubbio operativo sui contatti, puoi fare riferimento alla sezione “Contatti” del sito ACEA Energia, che riporta i numeri di assistenza aggiornati.

Modulo Disdetta ACEA PDF

Di seguito viene messo a disposizione un modulo disdetta ACEA PDF.