Disdetta Tiscali – Modulo e Guida

In questa pagina proponiamo un modulo disdetta Tiscali e spieghiamo come utilizzarlo.

Disdetta Tiscali

Disdire un contratto Tiscali richiede di scegliere con precisione il percorso tecnico adatto al tuo caso e di usare i canali ufficiali indicati dall’operatore, in modo da ottenere una chiusura tracciabile, nei tempi previsti e senza addebiti impropri. La prima distinzione è tra migrazione verso un altro gestore e disattivazione del servizio con cessazione della linea. Nel primo scenario non serve alcuna disdetta diretta a Tiscali: la procedura di “passaggio tra gestori” si avvia rivolgendosi al nuovo operatore, comunicando il codice di migrazione riportato in fattura e lasciando che sia l’operatore entrante a coordinare, attraverso le regole del settore, l’attivazione sul nuovo network e la contestuale cessazione sul vecchio. La stessa guida Tiscali raccomanda espressamente di non inviare raccomandate di cessazione quando si sta migrando, per evitare che l’intreccio di procedure parallele provochi ritardi o disservizi. Se avevi attivato pagamenti rateali per contributi di attivazione o apparati, Tiscali chiede che entro cinque giorni dall’avvio della migrazione tu comunichi se intendi proseguire con le rate o saldare il residuo in fattura di chiusura. Nel caso in cui la tua offerta includa una numerazione, l’operatore precisa inoltre che il diritto al trasferimento del numero resta esercitabile per almeno un mese dalla data di risoluzione del contratto, così da consentire la portabilità anche dopo la cessazione del rapporto contrattuale. Tutte queste istruzioni compaiono nella pagina “La disattivazione dei servizi Tiscali”, dove l’azienda riepiloga modalità e cautele per migrare senza intoppi

La disattivazione vera e propria è la strada da seguire quando non vuoi più alcun servizio attivo sul punto, ad esempio perché liberi l’immobile o interrompi l’attività. In questo caso Tiscali qualifica il recesso come la comunicazione con cui il cliente manifesta la volontà di risolvere il contratto in qualsiasi momento della sua vigenza. Perché l’istanza venga lavorata senza respinte è importante identificare correttamente il rapporto, allegare un documento di identità in corso di validità e utilizzare uno dei canali accettati: il modulo online dall’area personale MyTiscali, la PEC o l’e-mail all’indirizzo cessazionecontratti@legalmail.it, la raccomandata A/R all’Ufficio Gestione Contratti in Località Sa Illetta, Strada Statale 195 km 2.300, 09123 Cagliari, la consegna in un punto vendita oppure, in ultima istanza, l’apertura della pratica tramite il servizio telefonico, che la stessa pagina suggerisce di preferire meno rispetto ai canali scritti. L’operatore indica che la disdetta viene “soddisfatta” entro trenta giorni dal ricevimento: si tratta del tempo tecnico massimo per portare a termine la procedura e allineare i sistemi di rete e di fatturazione alla cessazione. Da quel momento la fatturazione deve arrestarsi alla data di efficacia e la successiva bolletta di chiusura deve rendere intellegibili canoni pro-rata, eventuali costi tecnici e partite a credito o debito. Le istruzioni ufficiali, con indirizzi e passaggi operativi, sono riportate nella stessa guida di assistenza Tiscali.

Sul piano dei costi vale la cornice regolatoria disegnata dall’Autorità: il recesso non può essere gravato da penali e gli unici importi legittimi sono quelli tecnici, congrui e trasparenti, per l’effettiva disattivazione. Tiscali, nella pagina dedicata ai “Costi di disattivazione”, specifica che in caso di recesso o migrazione nei primi ventiquattro mesi viene applicato un costo pari all’importo mensile non promozionato dell’offerta attiva al momento della disattivazione; per i contratti sottoscritti prima del 3 gennaio 2024 l’azienda si riserva di applicare il contributo a prescindere dal momento della richiesta. Il riferimento viene collegato espressamente alle delibere AGCOM più recenti, con link al dettaglio per clienti privati e per partite IVA. Questo significa che, esaminando la fattura finale, devi trovare una corrispondenza chiara tra la voce “disattivazione” e la regola pubblicata, sapendo che, in caso di variazioni unilaterali comunicate dall’operatore, il recesso esercitato entro i tempi indicati nell’avviso è senza penali e non può essere gravato da costi di disattivazione. Le informazioni ufficiali sui contributi applicabili sono raccolte nel portale di assistenza Tiscali e rinviano, quanto ai principi, al nuovo Regolamento AGCOM sui diritti degli utenti nei contratti di comunicazioni elettroniche. Un capitolo importante riguarda la restituzione degli apparati. La cessazione del contratto comporta l’obbligo di restituire il modem fornito in noleggio o in comodato; Tiscali fissa un termine di trenta giorni dall’avvenuta cessazione per completare l’operazione e indica l’indirizzo di rientro: Tiscali Italia S.p.A. c/o Laziale Distribuzione, Via dei Verbaschi 1, 00134 Santa Palomba (RM). La spedizione è a carico del cliente e deve essere documentata: il sito prevede un modulo per caricare la ricevuta di spedizione, in modo da associare il tracking alla tua pratica. In caso di mancata restituzione sono previsti addebiti che variano in base al modello e al tempo di possesso: per la maggior parte dei modem domestici l’importo scende progressivamente da 60 a 20 euro oltre i ventiquattro mesi, mentre per modelli specifici come Homix, ZTE o AVM 7530 e 5530 Fiber gli importi sono più elevati; per la tecnologia Ultrainternet Wireless è previsto un addebito standard di 100 euro per il modem indoor e, se occorre lo smontaggio dell’apparato outdoor da parte del tecnico, un costo di 50 euro o, in caso di impedimento che impedisca la restituzione, un addebito di 100 euro. Tutti i valori sono pubblicati e aggiornati nella guida “Come restituire il modem Tiscali e i costi per la mancata restituzione”. Conservare la ricevuta del corriere con il numero di serie dell’apparato è la miglior tutela contro eventuali contestazioni.

Qualora la tua uscita dipenda da una modifica unilaterale comunicata dall’operatore, puoi esercitare il recesso senza penali entro il termine indicato nell’avviso, allegando alla PEC o alla richiesta via area clienti copia della comunicazione. È una tutela rafforzata prevista dal Codice delle comunicazioni elettroniche e dal nuovo Regolamento AGCOM, che vieta addebiti diversi da quelli strettamente commisurati all’operazione tecnica di disattivazione e ti consente, se avevi attivato rate per apparati o contributi, di scegliere se saldare il residuo in un’unica soluzione o proseguire la rateizzazione secondo quanto comunicato in modo chiaro e trasparente dall’operatore. La stessa pagina Tiscali sul recesso richiama le delibere aggiornate e, in caso di migrazione, ricorda di contattare il servizio clienti entro cinque giorni per dichiarare la tua scelta sulla rateizzazione, così da evitare equivoci nella fattura finale.

Nel caso in cui tu voglia chiudere una SIM Tiscali Mobile, la logica non cambia: la disdetta si presenta con una comunicazione scritta, allegando documento di identità, e può essere inviata via e-mail o PEC all’indirizzo cessazionecontratti@legalmail.it, tramite raccomandata all’Ufficio Gestione Contratti di Cagliari, consegnata in negozio oppure attivata telefonicamente, tenendo presente che l’azienda consiglia di preferire i canali scritti per avere una prova forte della data di ricezione. I recapiti e le modalità sono pubblicati nella guida “Come richiedere la disdetta del servizio Mobile” dell’assistenza ufficiale. Anche qui l’effetto è l’arresto dei rinnovi al termine del periodo in corso, con emissione di una fattura di chiusura per eventuali servizi residui o rate.

Modulo Disdetta Tiscali PDF

Di seguito è possibile trovare un modulo disdetta Tiscali PDF.