Disdetta WindTRE – Modulo e Guida

In questa pagina mettiamo a disposizione un modulo disdetta WindTRE e spieghiamo come utilizzarlo.

Disdetta WindTRE

Disdire un contratto WindTre oggi è più semplice se chiarisci tre aspetti prima di muoverti: quale base giuridica stai usando per uscire, quale percorso tecnico si applica alla tua linea e quali costi può davvero chiederti l’operatore. Se hai sottoscritto il contratto a distanza o fuori dai locali commerciali, il Codice del Consumo ti riconosce il diritto di ripensamento entro quattordici giorni che si esercita con una comunicazione scritta e “datata” al gestore; l’effetto è l’annullamento senza penali, con il solo possibile addebito di attivazioni già fruite o di traffico effettivo, e la restituzione degli apparati secondo le istruzioni del provider. Fuori da quella finestra si apre la scelta tra cessazione della linea e migrazione verso un altro operatore: nella migrazione è il nuovo operatore ad avviare portabilità e passaggio dei servizi, e inviare una disdetta separata a WindTre mentre la portabilità è in corso può produrre la chiusura anticipata della linea e la perdita del numero, perciò la regola prudenziale è lasciare che sia l’operatore entrante a guidare il passaggio; nella cessazione, invece, chiedi a WindTre di chiudere i servizi alla data indicata nel rispetto del preavviso contrattuale, con fatturazione pro-rata fino a quel giorno e con eventuali costi di disattivazione ammessi solo se proporzionati e trasparenti secondo le regole AGCOM. Quando la disdetta si fonda su una modifica unilaterale comunicata dall’operatore, il recesso è senza penali se esercitato entro il termine indicato, con l’addebito dei soli costi di disattivazione congrui e l’eventuale possibilità di saldare subito o continuare a rate gli apparati acquistati, a condizioni rese chiare dall’operatore e in linea con il regolamento di settore.

La forma della comunicazione conta più del modulo usato: WindTre accetta il recesso via PEC all’indirizzo [servizioclienti159@pec.windtre.it](mailto:servizioclienti159@pec.windtre.it), via raccomandata A/R all’indirizzo indicato sul sito, tramite form web o in punti vendita abilitati, e perfino telefonicamente previa identificazione al 159; ciò che non può mancare è l’identificazione certa del titolare e del rapporto (codice cliente, numero di linea, indirizzo di fornitura) e la data dalla quale vuoi che la cessazione abbia effetto. Allegare un documento di identità accelera l’istruttoria; se recedi per modifica unilaterale, è utile allegare anche la comunicazione ricevuta. Una volta acquisita la richiesta, l’operatore deve chiudere i servizi entro i tempi tecnici, arrestare la fatturazione alla data di efficacia ed emettere una fattura finale con il dettaglio dei canoni pro-rata, dei costi di disattivazione e di eventuali rate residue: se le voci non sono coerenti con contratto e regolamento, la strada corretta è un reclamo scritto e motivato, anche via PEC, chiedendo lo storno o la rettifica.

La gestione degli apparati è spesso la linea di confine tra una disdetta ordinata e addebiti non dovuti. Modem, ONT e altri dispositivi in comodato d’uso vanno restituiti nei tempi e con le modalità indicate da WindTre, preferibilmente con una ricevuta che riporti i numeri di serie; la mancata resa nei termini comporta addebiti per mancata restituzione, mentre la restituzione tracciata chiude ogni esposizione. La regola del “modem libero” ti permette di usare apparati di tua scelta durante il rapporto, ma non elimina l’obbligo di rendere quelli concessi in comodato alla cessazione. Se hai domiciliazione bancaria o su carta, non è necessario revocarla quando la fattura di chiusura è corretta; se invece contesti importi, conviene chiedere per iscritto la sospensione di addebiti successivi alla data di efficacia finché il conteggio non viene rettificato.

Quando qualcosa non va — pratica ferma, costi non dovuti, apparati restituiti ma addebitati — la tutela passa dal reclamo scritto alla conciliazione. Il tentativo è obbligatorio e gratuito tramite la piattaforma ConciliaWeb dell’Autorità, che consente di ottenere storni, indennizzi per ritardi e chiarimenti sui conteggi; se l’udienza non si tiene entro trenta giorni o la conciliazione fallisce, puoi adire il giudice. La differenza la fa la prova: conserva la PEC o la ricevuta della raccomandata, il numero pratica, le ricevute di consegna degli apparati e la fattura finale.

In pratica, disdire WindTre in modo “a prova di contestazione” significa scegliere il fondamento giusto tra ripensamento, cessazione o recesso per modifica; inviare una comunicazione tracciabile completa dei riferimenti essenziali; restituire puntualmente gli apparati; verificare la fattura finale alla luce delle regole sui costi di recesso e, se serve, attivare reclamo e conciliazione. L’operatore mette a disposizione canali ufficiali per il recesso, compresa la PEC [servizioclienti159@pec.windtre.it](mailto:servizioclienti159@pec.windtre.it) e i moduli dedicati; usare quei percorsi e le garanzie fissate dall’AGCOM riduce a zero lo spazio per penali improprie, interruzioni indesiderate del servizio o tempi morti tra la decisione di chiudere e la chiusura effettiva.

Modulo Disdetta WindTRE PDF

Di seguito è disponibile il modulo disdetta WindTRE PDF.